L’ADM ha organizzato una serie di “open hearing” con gli operatori dei PVR per chiarire le modalità dell’accordo integrativo
L’espressione inglese “open hearing” è letteralmente traducibile in italiano come “udienza aperta”. In parole semplici, gli open hearing sono degli incontri virtuali ai quali partecipano il Direttore Generale ADM, affiancato dal top management dell’Agenzia, e chiunque abbia interesse negli argomenti trattati.
Durante ciascun incontro, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli illustra le attività e le innovazioni in corso nel settore, rispondendo a eventuali domande e raccogliendo osservazioni e proposte utili a migliorare l’azione amministrativa.
In particolare, in seguito alla circolare del 18 maggio 2022, ADM ha organizzato degli incontri con gli operatori gestionali e operativi per chiarire loro le finalità dell’accordo integrativo sui PVR, finora sottoscritto soltanto da 7 concessionari su 73.
Nella suddetta circolare, ADM ha prescritto una serie di misure, obblighi e divieti indirizzati a tutti i concessionari per la raccolta a distanza dei giochi pubblici, al fine di contrastare le attività illegali e “presidiare l’attività svolta presso gli esercizi commerciali contrattualizzati”, cioè i Punti Vendita Ricariche, fenomeno in continua proliferazione.
La circolare ha suscitato, però, numerose polemiche per la difficoltà materiale di applicare le prescrizioni da parte dei concessionari. Abbiamo approfondito la questione nel dettaglio nell’articolo “Circolare ADM sui PVR: obblighi, divieti e contraddizioni”
Per porre fine alla discussione, dimostrare i buoni propositi del provvedimento e spingere i concessionari a firmare, sono stati organizzati gli open hearing ADM-PVR che, per l’appunto, snocciolano le varie problematiche emerse.
Il primo degli open hearing ADM-PVR si è svolto lo scorso settembre 2022. In tale occasione, il direttore giochi dell’Agenzia, Stefano Saracchi, ha rimarcato che la circolare: «stabilisce un vademecum su quali sono i controlli amministrativi che devono essere fatti per spezzare quel legame di responsabilità solidale rispetto a comportamenti illegittimi del punto».
E ancora: «Il vademecum potrebbe portare a delle azioni dell’Agenzia più puntuali verso i PVR, che nel tempo hanno dato vita a delle criticità che non vanno sottovalutate. Dunque, cercheremo di sintetizzare una posizione comune con i concessionari».
Si è cercato principalmente di sviscerare le motivazioni che hanno spinto i concessionari a non sottoscrivere l’accordo, cercando una soluzione di compromesso: il direttore generale dell’ADM, Marcello Minenna, ha proposto di allungare i tempi di attuazione del provvedimento con un periodo di sperimentazione che va dal 1 gennaio al 1 luglio 2023, per poi passare alla piena effettività dell’accordo integrativo.
Minenna ha anche lasciato aperta la possibilità di svolgere mensilmente altri open hearing con gli operatori.
Durante l’incontro, gli operatori hanno avanzato varie osservazioni circa i punti dell’accordo. Dunque, ADM ha provveduto ad organizzare un altro open hearing per illustrare le modifiche apportate ad alcune misure di presidio e fornire ulteriori chiarimenti.
Il secondo appuntamento si è tenuto il 18 ottobre 2022. Di seguito, riportiamo le modifiche apportate all’accordo integrativo sui Punti Vendita Ricariche:
- Eliminazione dei familiari del titolare del PVR dal divieto di apertura di conti di gioco;
- Svolgimento dei controlli e trasmissione dei report con cadenza trimestrale (e non mensile);
- Nei PVR è consentito esporre un cartello all’interno del locale che ne identifichi la natura.
È stato inoltre chiarito che:
- Gli IP statici richiesti sono quelli attivati presso i PVR (non quelli utilizzati dai giocatori);
- Le anomalie da individuare nel corso dei controlli sono rappresentate dai dati o dalle situazioni che a ciascun concessionario risultano difformi rispetto alla normalità.
Sembra che gli open hearing ADM-PVR abbiano portato ad un punto di incontro, ma prima dell’adozione della determina ci sono ancora altre questioni da affrontare, come la possibilità del PVR di ritirare somme dal conto gioco.
La situazione è dunque in continua evoluzione, bisogna attendere almeno la seconda metà dell’anno per capire come si risolverà.
Intanto, i dirigenti di ADM si dichiarano aperti al confronto e alla più piena collaborazione. Come ha spiegato il direttore dell’Ufficio giochi a distanza Andrea Bizzarri:
«Non stiamo regolamentando un profilo nuovo, siamo qui per analizzare quello che già c’è e per eliminare fraintendimenti. I PVR esistono da anni, ciò che possono fare non lo stabiliamo noi oggi. Il nostro compito è fornire chiarimenti per riuscire, d’accordo con i concessionari, a governare al meglio questo genere di attività».