Nel periodo pandemico, tra il 2020 e il 2021, le statistiche hanno registrato un boom del gioco online: perché?

L’emergenza sanitaria ci ha confinati in casa, costringendoci ad abbandonare le abitudini quotidiane e a reinventarci; è in questo contesto che si inserisce e spiega il boom del gioco online.

Se fino a un paio di anni fa erano per lo più i Millenials e i Centennials a svagarsi smanettando su internet e sui dispositivi mobili, con la comparsa del Covid-19 e i conseguenti lockdown, anche le generazioni precedenti si sono avvicinate alle tecnologie digitali, scoprendo le infinite potenzialità della rete.

E così: da un lato, il tedio di essere bloccati in casa senza svaghi e la speranza di guadagnare soldi facili in un momento di crisi ha spinto molti a provare ilgioco online; dall’altro, non potendo recarsi fisicamente nelle sale slot e nei centri scommesse, gli habitué si sono riversati nelle piattaforme digitali.

In ambo i casi, la comoditàe la praticitàdi questa modalità ha conquistato tutti, surclassando quelle tradizionali e determinando il boom del gioco online. Il gioco online presenta, infatti, una miriade di vantaggi, dei quali abbiamo parlato nell’articolo “Scommesse da dispositivo mobile: perché sono sempre più gettonate?”.

Analizziamo il boom del gioco online, dati alla mano.

Il 2021 è stato l’anno d’oro delgioco online: come evidenziato nel rapporto presentato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli tale mercato ha prodotto circa 107,5 miliardidi indotto e il suo volume è aumentato del 43% rispetto al 2019.

In particolare, confrontando gli introiti delle agenzie fisiche con la spesa online nel triennio 2019-2021, si nota un calo delle entrate delle sale – passate da 4,8 a 1,8 miliardi – compensato da un aumento degli incassi online di ben 13 miliardi, il 56,6% in più rispetto al 2019.

Scendendo ancor più nel dettaglio: casinò, poker e slot sono passati da 26,3 miliardi del 2019 a 54,5 del 2021; le scommesse sportive – dopo la flessione del 2020 dovuta allo stop delle competizioni – sono tornate in positivo nel 2021 con 15 miliardi.

Un aumento impressionante, del quale però non beneficiano le casse dell’Erario che hanno perso il 35% dei propri introiti, dal momento che la tassazione online è inferiore rispetto a quella offline.

A conferma del progressivo boom del gioco online riportiamo anche uno studio dell’IstitutoSuperiore di Sanità che ha interessato un campione della popolazione italiana di età compresa tra 18 e 74 anni. I dati raccolti riguardano le abitudini di gioco nel periodo di lockdown (27 aprile-3 maggio 2020) confrontati con le abitudini precedenti la pandemia e con una successiva fase di restrizioni parziali (27 novembre – 20 dicembre 2020).

I risultati dimostrano che la pratica del gioco d’azzardo, dal16,3% del periodo pre-pandemico, èscesa durante il primo lockdown al 9,7%, per poi risalire al 18% nel periodo di restrizioni parziali. Il gambling offline è diminuito dal 9,9%del periodo precedente la pandemia al 2,4%nel lockdown, per poi risalire al 8%nel periodo di restrizioni parziali. Il gioco online, invece, è passato dal 10,0% del periodo precedente la pandemia, all’8,0% nel lockdown, ed è poi risalito al 13% nel periodo di restrizioni parziali.

Dalla ricerca dell’ISS è inoltre emerso che:

  1. Il tempo mediamente dedicato al gioco è aumentato di quasi un’ora durante il lockdown;
  2. L’1% di coloro che hanno dichiarato di non aver giocato prima della pandemia hanno iniziato proprio nel periodo di totale restrizione, mentre il 19,7% di coloro che già giocavano ha incrementato l’attività totale di gioco;
  3. I giochi online maggiormente praticati sono stati la lotteria, le scommesse sportive e le Slot Machines.

E ancora, sul boom del gioco online è intervenuto il Gross Gaming Revenue: durante il mese di marzo 2021 la spesa degli italiani al netto delle vincite ha segnato 158,7 milioni di euro, un incremento dell’11% rispetto a Marzo 2020. Ulteriore conferma della esponenziale e inarrestabile crescita che sta interessando il settore del gioco online, sempre più praticato rispetto all’offline.

Secondo uno studio realizzato da Human Highway con dati Agicos, oggi il gioco online rappresenta una delle maggiori industrie italiane della Net economy e il suo sviluppo trainerà altri settori rilevanti: dall’e-commerce ai sistemi di pagamento, dalla pubblicità online a forme di cooperazione tra web player e operatori tradizionali, sia del gioco che della distribuzione di beni e servizi.

La situazione, inoltre, presuppone continui interventi da parte delle autorità competenti nell’ambito della regolarizzazione, attraverso lo sviluppo di una rete crescente di norme e tutele che proteggono giocatori e concessionari da frodi, irregolarità e dipendenze, tentando di rendere il gioco online più sostenibile.

D’altro canto, è ormai evidente che il gioco online rappresenti un mercato in fortissima crescita nonché un’opportunità di business anche per attività che prima non erano correlate al settore: come gli sportelli postali e bancari, e gli operatori ai distributori di carburante, sono stati rimpiazzati gradualmente da totem automatici che svolgono perfettamente il compito una volta prerogativa degli esseri umani.

Così le corse agli ippodromi, le scommesse allo stadio, ma anche gli stessi casinò, ormai sono prodotti di intrattenimento completamente fruibili dal proprio smartphone, in autonomia e sicurezza, una modalità che consente al cliente anche di avere un livello di privacy prima impensabile.

Le stesse agenzie di scommesse stanno per essere rimpiazzate da applicazioni direttamente utilizzabili sui dispositivi dei clienti, e il lockdown non ha fatto altro che accelerare il processo culturale per il quale gran parte del pubblico, una volta poco avvezza all’uso della tecnologia, oggi è diventata cliente abituale dei software e del gioco online. Per cui il mercato del gioco online non può far altro che continuare la sua crescita, in linea col processo tecnologico moderno, andandosi a sostituire a quegli ambienti che una volta erano l’unica modalità possibile per giocare a soldi veri.