Dal baratto all’introduzione del sistema monetario, fino ai pagamenti digitali: l’evoluzione dei metodi di pagamento nel tempo.

L’evoluzione dei metodi di pagamento: le origini

Il baratto

La più antica forma di pagamento utilizzata dall’essere umano è il baratto: un’operazione di scambio diretta di beni contro beni.

Il baratto corrisponde a uno stadio primitivo della vita economica(“economia di sussistenza”), che interessa le organizzazioni sociali meno evolute.

Questa modalità di pagamento rimase operativa, a fasi alterne, fino agli inizi dell’Alto Medioevo, allorché vigeva ancora un’economia chiusa ad assetto agrario-feudale. Successivamente, con l’avanzare dello sviluppo economico-sociale, si preferirono metodi di pagamento più vantaggiosi.

Il baratto era infatti un metodo limitante, per tre ragioni principali:

  1. La maggior parte delle merci di scambio (caccia, raccolta di frutti spontanei e agricoltura rudimentale) era disponibile solo in periodi di tempo circoscritti, oltre ad essere a bassa conservazione e difficile da trasportare;
  2. Il baratto non sempre era equo, poiché non era possibile stabilire oggettivamente se il valore dei beni di scambio fosse alla pari;
  3.  Le necessità di scambio tra gli individuipotevano rivelarsi incongruenti, per cui si rischiava di non trovare acquirenti interessati ai propri beni e, di conseguenza, di “rimanere a secco”.

La moneta e la banconota 

In qualche modo, bisognava ovviare alle criticità del baratto, creando un’unità di pagamento valida per l’intera comunità. Quale? La moneta.

Sembra che la moneta sia stata inventata in Lidia (l’odierna Turchia) attorno al600 a.C., prima di essere riutilizzata dai Greci e via via da altri popoli.

Le prime monete erano forgiate con metalli di scarso valore (soprattutto ferro); per quelle in metalli preziosi (bronzo, argento e oro) bisognò attendere l’intervento dei Macedoni e dei Romani.

Soltanto dopo molti secoli, per la precisione nell’ 800 d.C. in Cina, comparì la banconota filigranata (cartamoneta), per i tagli di denaro superiori.

Di pari passo all’incremento delle banconote procedono la nascita e la crescita degli istituti bancari. Nel corso del Medioevo, tra Inghilterra e Italia, esplose il fenomeno delle banche: centri di deposito e prestito di denaro che, in breve tempo, assunsero un ruolo fondamentale..

Per quanto riguarda l’Italia, dopo la crisi monetaria del mercato mondiale nel 1863 e la relativa “questione bancaria”, il governo Giolitti istituì la Banca d’Italia, che dal 1936, con la legge di riforma bancaria, è diventata l’unico istituto autorizzato all’ emissione di banconote.

Senza entrare nel dettaglio di una storia lunga e complessa, basti precisare che le innovazioni della moneta e delle banconote risolsero tutti i problemi posti dal baratto, poiché resero possibile fissare cifre precise per l’acquisto di beni e servizi e semplificarono la partizione dei pagamenti, eliminando i problemi di peso e di occupazione dello spazio durante il trasporto.

La rivoluzione digitale: l’avvento della carta di credito e i pagamenti online

Dopo le banconote, l’evoluzione dei metodi di pagamento ha compiuto un ulteriore passo in avanti grazie alla carta di credito.

La prima carta di credito è comparsa in America negli anni ’50 del ‘900, introducendo un’importante novità: i pagamenti a distanza, vale a dire transazioni che avvengono in assenza di contanti “concreti”.

Mediante alcuni codici è diventato possibile trasferire varie somme, anche importanti, evitando così i pagamenti fisici, più scomodi e pericolosi.

I pagamenti fisici comportano, infatti, degli svantaggi: obbligano al trasporto di ingenti quantità di denaro con il rischio di subire rapine; limitano l’orizzonte entro cui è possibile espletare i propri affari.

Anche la carta di credito non è rimasta indenne al ciclone del progresso tecnologico, costantemente in corsa: oltre alle varie tipologie di Carte oggi esistenti (Carte di credito, di debito, Prepagate), si è passati dalla banda magnetica al microchip – presente sia nelle Carte a contatti sia in quelle “contactless”-che consente di effettuare acquisti nei negozi e online.

Tra le novità del settore, inoltre, troviamo il Mobile POS, un metodo di pagamento digitale che prevede l’abbinamento di un dispositivo per la lettura delle carte allo smartphone, andandosi a sostituire al POS tradizionale.

E ancora, ad oggi è possibile pagare direttamente con lo smartphone, semplicemente avvicinando il dispositivo al terminale oppure trasferire soldi da un conto all’altro utilizzando un codice univoco come username e password.

I pagamenti online, ulteriore sviluppo di quelli digitali, rappresentano poi la punta dell’iceberg dell’evoluzione dei metodi di pagamenti: per merito dell’e-commerce, possiamo acquistare merci e servizi con un clic, in qualsiasi parte del mondo essi si trovino, e in pochissimi secondi. Un sistema pratico, rapido e con elevati standard di sicurezza.

Il futuro dei pagamenti digitali è però rappresentato dagli Innovative Payment, basati su piattaforme abilitate, interfacce e processi sofisticati. Tuttavia, questi fanno ancora fatica ad attecchire in Italia.

Parlando dell’evoluzione dei metodi di pagamento, non possiamo non menzionare la criptovaluta Bitcoin: una moneta virtuale, creata nel 2009, per acquistare alcuni beni e servizi senza ricorrere al denaro fisico, ma che allo stato attuale non è regolata da nessuna attività centrale (come uno Stato o una banca).

Infine, è recente la notizia secondo cui Walletmor ha lanciato sul mercato un dispositivo in forma di chip, che viene impiantato sottopelle e che si basa sulla tecnologia NFC, il quale consente di fare transazioni avvicinando il polso ad un POS. E’ un dispositivo sicuro e certificato che avrà di certo un’alta risonanza nel mondo dei pagamenti, sarà possibile infatti abbandonare contanti e carte e pagare solo con la mano!

Chissà a quante altre innovazioni nei metodi di pagamento assisteremo ancora negli anni a venire!